SICUREZZA NELLA SCUOLA

Distribuzione al personale scolastico e agli utenti della scuola ai sensi dell’art.36 del D.L. n. 81/2008
(aggiornato al settembre 2014)

 

APPLICAZIONE DEL DECRETO n. 81/2008

Il D.Lgs. n. 81/08 recepisce in Italia otto direttive della Unione Europea atte a promuovere la salute e la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro.
L’applicazione del decreto, oltre ad allineare il nostro paese ai più evoluti standard europei in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, segna una tappa fondamentale nel processo di sviluppo di una più efficace e partecipata “cultura della prevenzione” a tutti i livelli, da quello produttivo e sociale a quello delle istituzioni e del servizio pubblico in generale. Infatti tutti, in qualsiasi luogo di lavoro, anche se con ruoli e responsabilità evidentemente diversi, partecipano, in prima persona, al perseguimento dell’obiettivo comune di innalzare i livelli di sicurezza nell’ambiente di lavoro.
Ciascun lavoratore, tradizionalmente considerato soggetto passivo “da tutelare”, ha ora un ruolo attivo chiaramente delineato dall’art. 20 del Decreto col titolo “Obblighi dei lavoratori” che si trascrive:

1. Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro.

2. I lavoratori devono in particolare:
a) contribuire, insieme al datore di lavoro, ai dirigenti e ai preposti, all’adempimento degli obblighi previsti a tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro;
b) osservare le disposizioni e le istruzioni impartite dal datore di lavoro, dai dirigenti e dai preposti, ai fini della protezione collettiva ed individuale;
c) utilizzare correttamente le attrezzature di lavoro, le sostanze e i preparati pericolosi, i mezzi di trasporto, nonché i dispositivi di sicurezza;
d) utilizzare in modo appropriato i dispositivi di protezione messi a loro disposizione;
e) segnalare immediatamente al datore di lavoro, al dirigente o al preposto le deficienze dei mezzi e dei dispositivi di cui alle lettere c) e d), nonché qualsiasi eventuale condizione di pericolo di cui vengano a conoscenza, adoperandosi direttamente, in caso di urgenza, nell’ambito delle proprie competenze e possibilità e fatto salvo l’obbligo di cui alla lettera f) per eliminare o ridurre
f) le situazioni di pericolo grave e incombente, dandone notizia al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza;
g) non rimuovere o modificare senza autorizzazione i dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo;
h) non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che non sono di loro competenza ovvero che possono compromettere la sicurezza propria o di altri lavoratori;
i) partecipare ai programmi di formazione e di addestramento organizzati dal datore di lavoro;
j) sottoporsi ai controlli sanitari previsti dal presente decreto legislativo o comunque disposti dal medico competente.

In caso di inosservanza di queste disposizioni sono previste sanzioni amministrative e penali. L’assunzione di responsabilità da parte dei lavoratori non riduce tuttavia gli obblighi del datore di lavoro che, al contrario, risultano notevolmente accresciuti in numero, complessità e severità delle sanzioni.

Il Dirigente scolastico impartisce pertanto le seguenti disposizioni:

1. Organigramma
Datore di lavoro: dirigente scolastico Giombi Samuele
E’ il soggetto titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l’assetto dell’organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività, ha la responsabilità dell’organizzazione
stessa o dell’unita’ produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa.
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione: Severi Oscardo (Sea Group)
E’ persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali…designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi.
Addetto Servizio Prevenzione e Protezione: Canfora Walter (Fano), Corinaldesi Claudio (Pergola)
E’ persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali, facente parte dell’ insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all’azienda finalizzati all’attività’ di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori.
Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza: Dobloni Paride
E’ persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per quanto concerne gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro.
Preposti: docenti responsabili di laboratorio e tutti docenti nel momento in cui utilizzano i laboratori-palestra (ove gli studenti sono equiparati a lavoratori)
Sono persone che, in ragione delle competenze professionali e nei limiti di poteri gerarchici e funzionali adeguati alla natura dell’incarico loro conferito, sovrintendono alla attività lavorativa e garantiscono l’attuazione delle direttive ricevute, controllandone la corretta esecuzione da parte dei lavoratori ed esercitando un funzionale potere di iniziativa.
Medico Competente: Iecher Flavio
E’ medico in possesso di uno dei titoli e dei requisiti formativi e professionali che collabora con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed è nominato dallo stesso per effettuare la sorveglianza sanitaria e per tutti gli altri compiti di cui al presente decreto.

2. Disposizioni valide per tutti
· Adoperarsi affinché l’attrezzatura antincendio sia facilmente raggiungibile senza ostacoli ed il percorso verso l’esterno sia sgombro da qualsiasi ostacolo (banchi, zaini, ecc.).
· Portare a conoscenza del Preside e/o del Responsabile del servizio di prevenzione e protezione, ogni eventuale incidente (avvenimento generalmente spiacevole che viene ad interrompere il normale svolgimento delle attività), segno premonitore di infortunio (incidente con danni concreti alle persone).
· Verificare l’idoneità degli strumenti, degli attrezzi e delle macchine utilizzate per le attività.
· Organizzare ogni attività affinché gli spazi siano sufficienti a garantire la sicurezza dei movimenti di ogni operatore.
· Prendere visione delle norme di comportamento in caso di emergenza incendio, di scosse di sismiche e di evacuazione apposte in ogni locale della scuola e nei corridoi.

3. Gestione dell’emergenza
Il DM. 81/08 (Obblighi del datore di lavoro, del dirigente e del preposto) impone al Dirigente scolastico di adottare una serie di misure necessarie per la salute e la sicurezza dei lavoratori tra le quali “designare preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione dei luoghi di lavoro in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di gestione dell’emergenza” (art. 18, comma 1 lettera b).
Nel nostro Liceo sono a tale scopo designati alcuni docenti e personale non docente (incarichi particolari) nonché tutti gli insegnanti presenti nelle classi che seguiranno le istruzioni generali in caso di emergenza.

Le due prove annuali di evacuazione dell’edificio scolastico consentiranno a tutti di familiarizzare con le “situazioni di rischio…affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la
zona pericolosa”. Nelle aule vengono affisse le norme da seguire (vedasi appendice).
Il personale tecnico ed ausiliario, a conoscenza delle ISTRUZIONI SUL COMPORTAMENTO DA TENERE IN CASO DI PERICOLO collaboreranno con i docenti e segnaleranno al Responsabile della sicurezza ogni situazione a rischio riscontrata.
Ogni anno ciascuna unità di personale dell’istituto, docente o non docente, ha l’opportunità di apprendere l’uso degli estintori portatili e degli idranti a manichetta flessibile

4. Il primo soccorso
Si segnalano i punti dell’istituto in cui è possibile trovare l’occorrente per un primo soccorso:
1) palestra;
2) segreteria
Utilizzare il circuito telefonico interno per comunicare alla Presidenza e/o alla Segreteria l’eventuale necessità di ricorrere al Pronto Soccorso esterno.
Gli addetti al pronto soccorso sono i sigg.ri:
FANO
Arcidiacono Fabio
Belacchi Fermina
Benedetti Mirella
Canfora Walter
Checcaccini Gabriella
Gaudenzi Antonella
Gentili Paola
Giammattei Gianluca
Guidi Serenella
La Porta Lucia
Mandini Donatella
Manotta Marina
Moricoli Davide
Palazzi Loredana
Santoro Isadora Iole
Ventura Maria Letizia
PERGOLA
Ceccarani Dario
Farinelli Fiorella
Ferretti Elena
Lattanzio Elisabetta
Piccioni Stefania
Regini Roberto

5. Rischio incendio
In caso di incendio si possono verificare due situazioni:
 1. Focolaio di modeste dimensioni aggredibile con semplice uso di estintore. In tal caso il personale preposto interviene direttamente sul focolaio. Può scattare o meno il segnale acustico d’allarme procedendo all’evacuazione dell’edificio intero. Avvisare comunque i VV.FF.

Tipo di incendio – Mezzo estinguente
1. Materiale cartaceo e legno – Acqua
2. Apparecchi elettrici – Estintore ad anidride carbonica
3. Liquidi infiammabili e apparecchi elettrici – Estintore a polvere
4. Liquidi infiammabili – Estintore a schiuma

 2. Focolaio di rilevanti dimensioni. In tal caso è necessario lanciare il segnale di evacuazione, avvisare i VV.FF, ed intervenire sull’incendio con gli idranti a manichetta flessibile (vedi personale incaricato). In ogni caso mai mettere in pericolo la propria incolumità per il salvataggio di cose o strutture.
· Il docente presente in aula condurrà i propri alunni fuori dell’edificio seguendo la via di fuga prevista raggiungendo il punto di raccolta stabilito (come da indicazioni più dettagliate presenti in aula)
· Gli studenti apri e chiudi fila si disporranno uno all’inizio della fila e uno in coda e collaborano con il docente affinché nessuno rimanga indietro (come da indicazioni più dettagliate presenti in aula e in appendice)
· Il personale ATA in servizio al piano interviene sul focolaio con gli strumenti del caso presenti nel piano.
· Il personale incaricato del pronto soccorso sarà pronto ad accogliere all’aperto o nei corridoi eventuali infortunati
· Chiunque dei presenti non abbia diretta responsabilità sulle operazioni connesse all’evento assisterà e vigilerà sugli alunni nei luoghi di raccolta ed eviterà di intervenire di propria iniziativa a meno che non intervengano eventi imprevisti da gestire con attenzione ai pericoli e buon senso.

Gli addetti antincendio sono
FANO
Belacchi Fermina
Benedetti Mirella
Canfora Walter
Checcaccini Gabriella
Gaudenzi Antonella
Guidi Serenella
La Porta Lucia
Mandini Donatella
Marchetti Francesco
Moricoli Davide
Palazzi Loredana
Tombini Alessandro

PERGOLA
Ceccarani Dario
Corinaldesi Claudio
Farinelli Fiorella
Fratini Maria Pia
Mariani Lucia
Piccioni Stefania
Regini Roberto

6. Disposizioni particolari
Durante ogni attività svolta in aule speciali e laboratori devono essere rispettate le disposizioni contenute nei D.P.R 547/55 e 303/56 e nei D. Lgs. 277/90 e DL 81/08. Quest’ultimo definisce (art. 69) attrezzatura qualsiasi macchina, apparecchio, utensile od impianti destinato ad essere usato durante il lavoro e prevede (art. 35) che le attrezzature messe a disposizione siano adeguate all’attività da svolgere ed idonee ai fini della sicurezza e della salute. Nei laboratori la manipolazione di sostanze chimiche deve essere attuata con l’uso di appositi guanti in gomma e strumenti idonei ad evitare
ogni contatto con la pelle e con gli occhi. In caso di contatto accidentale lavarsi immediatamente con acqua e sapone anche utilizzando se necessario le docce della palestra.
L’eliminazione dei rifiuti chimici deve avvenire conferendo i materiali in appositi contenitori che verranno poi smaltiti da ditte specializzate. In caso di contaminazione chimica isolare immediatamente i locali interessati e avvertire immediatamente il Preside o il responsabile della sicurezza.
Per il corretto utilizzo dei laboratori si rimanda agli appositi regolamenti (inseriti nel Regolamento di istituto e affissi all’ingresso dei laboratori).

Rischio elettrico
Il lavoratore deve utilizzare tutte le precauzioni necessarie per evitare che possano sussistere dei pericoli quando utilizza, pulisce ecc. macchine o altri elementi che per loro natura sono collegati all’elettricità. Il lavoratore deve ricordare:

· Non manomettere o modificare parti di impianti elettrici o di macchine collegate ad esso (se si notano dei fatti anomali deve avvisare subito il Preside e/o il Responsabile del servizio di prevenzione e protezione e sospendere l’operazione)
· Assicurarsi che non vi sia tensione in rete durante l’esecuzione delle seguenti operazioni: pulizia dei lampadari sostituzioni di lampadine pulizia di prese ecc. In tali casi non basta spegnere l’interruttore della corrente ma bisogna disattivare l’intero impianto elettrico.
· Rivolgersi immediatamente al Preside e/o al Responsabile della sicurezza, se nell’immettere o togliere delle prese nelle spine si formano delle fiamme o scintille, sospendendo subito l’uso dell’apparecchio che è collegato alla presa in questione.
· Non utilizzare apparecchi che abbiano fili elettrici scoperti anche parzialmente o che abbiano prese non perfettamente funzionanti, ad esempio quando si può notare che la presa ha subito un surriscaldamento.
· Non tirare mai il cavo di un apparecchio elettrico quando si disinserisce la sua spina dalla presa al muro, ma procedere all’operazione tirando direttamente la spina e mantenendo accuratamente la presa al muro.

Il lavoratore deve rivolgersi al Preside al Responsabile del servizio di prevenzione e protezione quando ritiene che nelle operazioni che sta compiendo possano sussistere pericoli per la propria salute e per quella di altri lavoratori.

La movimentazione manuale dei carichi
Le operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni di sollevare, disporre, spingere, tirare , portare o spostare un carico possono provocare delle lesioni dorso-addominali ai lavoratori.
La movimentazione manuale dei carichi può essere effettuata alle seguenti condizioni:

· Il carico sollevato da un lavoratore deve essere inferiore ai 30 kg. Pesi superiori devono essere manovrati da più persone.
· Il carico non deve essere ingombrante o difficile da afferrare.
· Il carico non deve essere in equilibrio instabile.
· Il carico non deve essere collocato in modo tale che per essere maneggiato il corpo del lavoratore debba assumere posizioni non naturali, ad esempio in seguito a contorsioni od inclinazioni del corpo.
· La struttura esterna e/o la consistenza del carico non devono comportare lesioni per il lavoratore, ad esempio in caso d’urto.
· Lo sforzo fisico richiesto può rappresentare un pericolo se:
– è eccessivo,
– può essere effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco,
– può comportare un movimento brusco del tronco,
– è compiuto con il corpo in posizione instabile.

Il lavoratore deve rivolgersi al Preside o al Responsabile del servizio di prevenzione e protezione quando ritiene che nelle operazioni che sta compiendo possano sussistere pericoli per la propria salute e per quella di altri lavoratori.

Rischio scale
Tale rischio riguarda il lavoratore che per svolgere la sua mansione fa uso di scale non fisse. Il lavoratore in questione deve avere a disposizione scale adeguate al lavoro da svolgere, in particolare egli deve usare sempre:

· scale la cui altezza gli permetta di operare comodamente senza sporgersi o allungarsi pericolosamente;
· scale stabili che abbiano listelli perfettamente stabili;
· scale che abbiano dispositivi antisdrucciolo estremità inferiori;
· cinture portaoggetti, che permettano di lavorare avendo a portata di mano gli utensili che occorrono.
· Non bisogna mai effettuare lo spostamento di una scala quando su di essa si trova un lavoratore in opera.

Il lavoratore deve rivolgersi al Preside o al Responsabile del servizio di prevenzione e protezione quando ritiene che nelle operazioni che sta compiendo possano sussistere pericoli per la propria salute e per quella di altri lavoratori.

Rischio palestra
Per minimizzare le situazioni di rischio durante l’attività di educazione fisica si devono rispettare le seguenti regole:

· utilizzare abbigliamento idoneo e scarpe con suola antisdrucciolo.
· attendere l’arrivo del docente prima di iniziare l’attività e lavorare solo in sua presenza.
· Informare il docente di eventuali stati di malessere, anche momentanei.
· Non utilizzare le attrezzature in modo improprio e senza l’autorizzazione del docente.
· Eseguire un accurato riscaldamento muscolare.

E’ opportuno che i docenti diano norme operative vincolanti quando l’attività motoria comporta per sua natura particolari rischi e che evitino di far svolgere esercizi non confacenti alle reali capacità delle persone.

Utilizzo dei detersivi
I detersivi e i prodotti per la pulizia che normalmente la ditta fornisce per il lavoro assolvono il loro compito se usati correttamente, invece l’uso improprio può dar origine a reazioni indesiderate. L’esempio più classico è quello della
candeggina e dell’acido muriatico che hanno un effetto detergente se usati separatamente, ma se si mescolano tra di loro, pensando di aumentare l’efficacia, non solo non danno l’effetto desiderato ma provocano la formazione di gas tossici alla salute. Questo esempio serve a far capire che i detersivi pur essendo indispensabili devono essere utilizzati con la massima
cura, in quanto l’uso improprio può provocare effetti indesiderati.
Pertanto prima di utilizzare un prodotto è necessario leggere attentamente l’etichetta, affinché una manipolazione corretta non provochi nessun rischio alla propria salute e a quella di terzi.
L’etichetta di un prodotto serve proprio a conoscere il grado di pericolo che esso ha se non usato correttamente. Occorre ricordare:

· di rispettare le dosi consigliate sulle etichette;
· i prodotti concentrati devono essere diluiti nelle percentuali stabilite nelle etichette;
· di utilizzare i prodotti per gli usi specifici cui sono destinati;
· per nessun motivo miscelare più prodotti insieme in quanto possono provocare reazioni indesiderate sviluppando gas asfissianti o tossici;
· non trasferire mai un detersivo o un acido da un contenitore in cui sia riportata un’altra dicitura;
· riporre i contenitori sempre chiusi con il proprio tappo;
· i prodotti tossici, nocivi o corrosivi devono essere riposti con la massima cura;
· non lasciare bombolette spray ecc. vicino a fonti di calore in quanto possono infiammarsi e/o esplodere.

Il personale addetto alle pulizie utilizzerà sempre i dispositivi di protezione personale (es. guanti, camici e copricapi) forniti dall’amministrazione. Il lavoratore deve rivolgersi al Preside o al Responsabile del servizio di prevenzione e protezione quando ritiene che nelle operazioni che sta compiendo possano sussistere pericoli per la propria salute e per quella di altri lavoratori.

Uso dei videoterminali
· Tutto il personale che svolge attività per almeno quattro ore consecutive, ha diritto a una interruzione del lavoro consistente in una pausa di 15 minuti ogni 120.
· L’immagine sullo schermo deve essere stabile, esente da sfarfallamento o da altre forme di instabilità; i caratteri devono avere una buona definizione, essere di grandezza sufficiente e chiari.
· Lo schermo deve essere orientabile ed inclinabile liberamente e facilmente per adeguarsi alle esigenze dell’utilizzatore; non deve avere riflessi e riverberi che possono causare molestia. Il centro dello schermo dovrà essere posizionato sull’asse visivo abituale di lavoro per evitare eccessive e continue movimentazioni del capo. La distanza di lettura consigliata non dovrà essere superiore a 70 cm. La luce di un’eventuale finestra dovrà pervenire preferibilmente da una direzione
parallela alla superficie dello schermo
· è necessario uno spazio sufficiente che permetta all’operatore una posizione comoda; il piano di lavoro deve avere una superficie poco riflettente ed essere di dimensioni sufficienti.
· L’uso dei dispositivi antiriflesso va valutata attentamente in quanto il potere antiriflettente del filtro viene ottenuto a spese della luminosità dei caratteri.
· Le sedie devono avere una seduta regolata in funzione della altezza dell’operatore e devono avere uno schienale che può essere inclinato a piacimento in un arco che va da 90° a 110° verso il retro.

 

Il Dirigente Scolastico
Prof. Samuele Giombi

Il Resp. Servizio prevenzione e protezione
Sig. Oscardo Severi

 

APPENDICE

NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO
· Mantieni la calma.
· Non precipitarti fuori.
· Resta in classe e riparati sotto il banco o vicino ai muri portanti.
· Allontanati dalle finestre, porte con vetri, armadi, perché cadendo potrebbero ferirti.
· Se sei nei corridoi o nelle scale, rientra nella tua classe o in quella più vicina.
· Dopo il terremoto, all’ordine di evacuazione, abbandona l’edificio senza usare l’ascensore, avanzando lungo i muri e saggiando il pavimento; ricongiungiti agli altri compagni di classe nella zona di raccolta assegnata, lasciando sul posto gli oggetti ingombranti e seguendo i compagni “apri-fila” (in fila indiana).
· Non usare accendini o fiammiferi.

NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO
· Mantieni la calma.
· Se l’incendio si è sviluppato in classe, esci subito, lasciando sul posto gli oggetti ingombranti, senza usare l’ascensore e seguendo i compagni “apri-fila” (in fila indiana).
· Se l’incendio è fuori della tua classe e/o il fumo rende impraticabili le scale e i corridoi, rimani in classe, chiudi bene la porta e cerca di sigillare le fessure con panni possibilmente bagnati; apri la finestra e, senza esporti troppo, chiedi soccorso; se il fumo
non ti fa respirare, filtra l’aria attraverso un fazzoletto, meglio se bagnato, sdraiati sul pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto).

NORME GENERALI
Al segnale di evacuazione (diffuso attraverso l’impianto di altoparlanti o tramite suono prolungato della campana) si attiveranno le procedure di evacuazione.

Studenti che si trovino nei servizi igienici, nei corridoi o comunque fuori dalle proprie aule:
· lo studente che si trova nelle strette vicinanze della propria aula rientrerà immediatamente nella sua aula;
· lo studente che si trova nei pressi di aula di altra classe entrerà in tale aula;
· lo studente che si trova nei pressi di area amministrativa, segnalerà la propria presenza ad un adulto e sarà da questi preso in carico.

Il docente in classe sarà responsabile della classe:
· coordinerà tutte le operazioni di evacuazione (assicurandosi che le classi non si ostacolino nell’uscire dalle rispettive aule);
· prenderà con sé il registro/verbale evacuazione;
· fungerà da chiudi-fila, uscendo per ultimo;
· guiderà gli studenti verso la giusta via di fuga;
· una volta giunti nel luogo di raccolta, effettuerà il controllo delle presenze e compilerà il verbale di evacuazione.

Studente “apri-fila” (studente seduto al banco più vicino all’uscita) deve:
· aprire la porta;
· guidare i compagni, insieme al docente, verso la zona di raccolta;
· accertarsi, prima di uscire sul corridoio per avviarsi verso l’uscita assegnata o il
vano scale, che sia completato il passaggio delle classi secondo le procedure
stabilite dal piano.

Studente “Chiudi-fila” (studente nel banco più lontano dall’uscita e docente in aula) deve:
· assistere, assieme al docente, i compagni eventualmente in difficoltà;
· chiudere la porta dell’aula dopo aver controllato che nessuno sia rimasto all’interno della stessa e, in caso contrario, lasciare aperta la porta al fine di segnalare che nell’aula vi è necessità di soccorso.